Michelangelo Consani

 

L’artista è stato invitato a interpretare il Museo della Mezzadria senese di Buonconvento

 

Titolo:

La cicala

Michelangelo Consani

Progetto di disperdere energia
2002-2020
traccia audio tratta da video in bassa risoluzione
0.35”
BIO
Michelangelo Consani nasce a Livorno nel 1971. 
Ha sempre rivolto la sua attenzione a quella Storia che potrebbe essere definita come ‘altra’ rispetto alla Storia ufficiale e che si manifesta soprattutto come tensione, movimento vitale, sia a livello individuale – l’individuo come unità parcellare di un insieme che lo comprende – che a livello collettivo per una sorta di induzione simpatica spontanea da individuo ad individuo o a gruppo.
Fin dalla fine degli anni ’90 si interessa di ecologia, sostenibilità e decrescita sposando le teorie di Ivan Illich, scrittore, storico, pedagogista e filosofo austriaco.

I progetti di Consani tentano di portare alla luce personalità marginali, è il caso ad esempio di Masanobu Fukuoka – inventore e appassionato divulgatore della shizen nŏhŏ, una sorta di agricoltura naturale in opposizione alla scienza agricola dell’Occidente – che dal 2010 è una presenza ricorrente nel lavoro dell’artista.

Tra gli Stati in cui ha esposto: Francia, Germania, Russia, Giappone, Egitto.
È stato inoltre presente con personali e collettive in gallerie e musei italiani; tra i principali si ricordano il Centro per L’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e la Quadriennale di Roma.
Dopo una serie di mostre collettive (Artkliazma, Russia; Schunck Glaspaleis, Paesi Bassi; Musée d’Art Contemporain du Val de Marne, Francia; Center for Contemporary Art Celje, Slovenia; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella), nel 2010 riceve da EX3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze il premio come miglior artista under 40. Lo stesso anno, prende parte alla prima Triennale di Aichi, che Akira Tatehata, Masahiko Haito, Hinako Kasagi, Pier Luigi Tazzi e Jochen Volz curano a Nagoya, in Giappone. Nel 2011 realizza una mostra personale presso la Kunstraum di Monaco di Baviera e presso CAMeC Pianozero della Spezia; nel 2012 espone al Centro per L’arte contemporanea Luigi Pecci. Nel 2013 il Museo di Lissone lo invita a realizzare un progetto speciale sulle vetrate d’ingresso del museo. Nel 2014 realizza tre mostre personali: a Tokyo presso la Galleria Side 2; a Parigi da Glassbox e a Berlino presso Zirkumflex. Nello stesso anno espone all’interno del progetto Atwork alla Donwahi Fondation in Abidjan e al Watou Kunstenfestival a Watou in Belgio. Nel 2015 realizza una mostra personale dal titolo Le cose potrebbero cambiare negli spazi della Prometeo Gallery a Milano. Sempre lo stesso anno partecipa al progetto Something Else nello spazio Darb 1718 Contemporary Art & Culture al Cairo a cura di Simon Nijami. Nel 2016 prende parte alla 16° Quadriennale di Roma nella sezione dal titolo De Rerum Rurale a cura di Matteo Lucchetti. Nel 2017 espone alla Fondazione Ragghianti di Lucca. Nel 2019 l’artista è impegnato nella realizzazione di una scultura di bronzo per il PAV Parco Arte Vivente di Torino. A cavallo tra il 2019 e il 2020, presenta al Museo d’Inverno di Siena la propria collezione, frutto di scambi con artisti “amici”. All’interno del progetto senese, la sala d’ingresso è dedicata al ricordo dell’incontro di Consani con Emilio Prini.
L’OPERA
In un paese rurale del Mani nel sud del Peloponneso in Grecia gli unici abitanti rimasti sono delle cicale di grandi dimensioni che cantano su delle piante grasse. Questa testimonianza sonora rivela la loro esistenza, oppure l’esistenza è tale solo come testimonianza. “Il mondo come realtà presuppone un io [ senziente ] come la possibilità che lo ha realizzato in sè”. (O. Spengler, “Il tramonto dell’occidente”)
 
Michelangelo Consani 
The artist has been invited to interpret the Sienese Sharecroppers Museum in Buonconvento

Title: La cicala
 

Michelangelo Consani
Progetto di disperdere energia (project for dispersing energy)
2002-2020
Audio track from low resolution video
0.35”
 
BIO
Michelangelo Consani was born Livorno, in 1971. 
He has always been interested in an “other” History, far from the official one, and identified as tension and vital movement.
The level of involvement and comprehension of this otherness is both individual and collective, that is to say, shared from one individual to another or a group.
Since the end of the 1990s, he has been interested in ecology, sustainability, and degrowth, embracing the theories of the Austrian writer, historian, pedagogist, and philosopher Ivan Illic.

His artistic projects intend to discover minor personalities. For example, since 2010 his practice often refers to Masanobu Fukuoka, the inventor of the shizen nŏhŏ, an agriculture method based on the rhythm of the earth more than on the scientific ones.

 

He exhibited in France, Germany, Russia, Japan, and Egypt, and participated in solo and group exhibitions in museums and galleries, among the others, Centro per L’arte contemporanea Luigi Pecci in Prato and Rome Quadriennale. 
He participated in many group exhibitions (Artkliazma, Russia; Schunck Glaspaleis, Netherlands; Musée d’Art Contemporain du Val de Marne, France; Center for Contemporary Art Celje, Slovenija; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella) before being awarded the best under 40 artist prize by EX3 Centro per l’Arte Contemporanea, Florence, in 2010. In the same year, he exhibited at the Aichi Triennale, Japan, curated by Akira Tatehata, Masahiko Haito, Hinako Kasagi, Pier Luigi Tazzi, and Jochen Volz. He exhibited at Kunstraum in Munich and CAMeC Pianozero in La Spezia (2011); Centro per L’arte contemporanea Luigi Pecci in Prato (2012). In 2013 he realized the glass windows for the Museo di Lissone, as a special project for the museum. He then exhibited at Side 2 Gallery in Tokyo, Glassbox in Paris, and Zirkumflex in Berlin, in all of them having a solo exhibition (2014); at the Donwahi Fondation, for the project Atwork, and Watou Kunstenfestival in Belgium (2014); at Prometeo Gallery in Milan with the solo exhibition Le cose potrebbero cambiare (2015). He participated in Something Else, a project curated by Simon Nijami at Darb 1718 Contemporary Art & Culture, Cairo (2015); De Rerum Rurale, the section of 16° Rome Quadriennale curated by Matteo Lucchetti. In 2017 he exhibited at Fondazione Ragghianti in Lucca; in 2019 he realized a bronze sculpture for PAV Parco Arte Vivente in Turin. Between 2019 and 2020, he presented his collection at Museo d’Inverno in Siena.
 
WORK
South of the Peloponnese peninsula, in Greece, there is a rural village of Mani where the only inhabitants are big cicadas that sing on succulent plants. This sound evidence reveals their existence or existence is considered only as evidence. “The world as reality presupposes a [sentient] being as the possibility that realized it in himself.” (O. Spengler, Decline of the West)