RADIOLIBRARTE

Giacinto Di Pietrantonio dialoga con Simonetta Fadda sul libro “MEDIA E ARTE”, editore FrancoAngeli, 2020

Rubrica ideata e condotta da Giacinto di Pietrantonio su libri di, per e introno all’arte.

Media e Arte.

Dalle caverne dipinte agli ologrammi cantanti di Simonetta Fadda edito da Franco Angeli. Il libro analizza il nostro rapporto con media e tecnologie, sulla scorta di alcune opere, iniziative e teorie sviluppate dagli artisti nella contemporaneità. L’arte è esercizio di libertà. Come tale, fornisce ottimi esempi di pratiche mediali positive, capaci di stimolare la crescita soggettiva e indurre un rapporto consapevole con la tecnologia.
Le soluzioni adottate dagli artisti spesso riescono a innescare cambiamenti che s’insinuano nel sociale, dirottando gli sviluppi tecnologici. Le operazioni artistiche offrono spunti preziosi per affrontare criticamente le sfide della contemporaneità e attuare soluzioni praticabili dal basso. Il volume si rivolge a tutti gli studenti che affrontano lo studio dell’arte e dei media, ai professionisti della comunicazione (pubblicità, giornalismo, pubbliche relazioni per aziende), ma anche al lettore comune interessato alle problematiche del mondo contemporaneo, sempre più virtuale e connesso. Cos’è un medium? Cosa mediano i media? Che rapporto c’è tra media e tecnologie? Nella definizione dei media entrano in gioco nozioni diverse e la loro sovrapposizione spesso crea confusione. In questo scenario, i risultati che emergono nell’arte contemporanea riescono a illuminare il rapporto tra media, tecnologie e identità, mostrando come sia possibile mettere in atto pratiche autonome rispetto ai percorsi imposti dagli impianti tecnologici. Le soluzioni adottate dagli artisti spesso riescono a innescare cambiamenti che s’insinuano nel sociale, dirottando gli sviluppi tecnologici. Le operazioni artistiche offrono spunti preziosi per affrontare criticamente le sfide della contemporaneità e attuare soluzioni praticabili dal basso. In un’analisi che incrocia sociologia ed estetica, Kosuth dialoga con McLuhan e Benjamin, la realtà virtuale a 360° è letta dalla prospettiva del panorama ottocentesco e dell’expanded cinema degli anni Sessanta, i social network sono messi a nudo dalle operazioni di Grosser e dei Liens Invisibles, Vertov inquadra profeticamente il ruolo dello spettatore nella nuova economia dell’attenzione sviluppata dalla rete, di cui i Vocaloid (gli ologrammi cantanti che si diffondono negli anni Duemila), sono l’ultima espressione.


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A column conceived and conducted by Giacinto di Pietrantonio on books by, for and about art.

Media and Art. Dalle caverne dipinte agli ologrammi cantanti by Simonetta Fadda published by Franco Angeli. The book analyzes our relationship with media and technologies, based on some works, initiatives and theories developed by contemporary artists. Art is an exercise of freedom. As such, it provides excellent examples of positive media practices, capable of stimulating subjective growth and inducing a conscious relationship with technology.
The solutions adopted by artists often succeed in triggering changes that insinuate themselves into society, hijacking technological developments. The artistic operations offer precious hints to critically face the challenges of contemporaneity and to implement practicable solutions from below. The book is addressed to all students who are studying art and media, to communication professionals (advertising, journalism, public relations for companies), but also to the common reader interested in the issues of the contemporary world, more and more virtual and connected. What is a medium? What do the media mediate? What is the relationship between media and technologies? In the definition of media, different notions come into play and their overlapping often creates confusion. In this scenario, the results that emerge in contemporary art manage to illuminate the relationship between media, technologies and identity, showing how it is possible to implement practices that are autonomous with respect to the paths imposed by technological systems. The solutions adopted by artists often succeed in triggering changes that insinuate themselves into society, hijacking technological developments. Artistic operations offer precious hints to critically face the challenges of contemporaneity and implement viable solutions from below. In an analysis that crosses sociology and aesthetics, Kosuth dialogues with McLuhan and Benjamin, 360° virtual reality is read from the perspective of the nineteenth-century panorama and the expanded cinema of the Sixties, social networks are laid bare by the operations of Grosser and the Liens Invisibles, Vertov prophetically frames the role of the spectator in the new economy of attention developed by the web, of which Vocaloid (the singing holograms that spread in the 2000s) are the latest expression.